Docs Italia beta

Downloads
pdf
htmlzip
epub

Capo 1 - Ambito di Applicazione

Art. 1 - Oggetto

Il Comune di Palermo, in conformità alle finalità della legge 109/96 e successive modifiche ed integrazioni, promuove l’utilizzazione a fini sociali e/o occupazionali dei beni confiscati alla mafia facenti parte del proprio patrimonio, come strumento di sviluppo e di riscatto del territorio.

II presente regolamento disciplina la procedura, le modalità, i criteri e le condizioni per la destinazione e l’utilizzo dei beni immobili confiscati alla mafia, ai sensi della legge 109/96, così come modificata dalla legge n. 296 del 27 dicembre 2007 ed in ultimo dalla L. n. 50 del 31.03.2010 per:

  • uso istituzionale;
  • uso abitativo;
  • fini sociali;
  • fini locativi.

Art. 2 - Principi

Il Comune di Palermo, per il perseguimento delle finalità di cui all’art. 1 del presente Regolamento, conforma la propria azione amministrativa ai principi di uguaglianza, imparzialità, pubblicità, buon andamento e trasparenza.


Art. 2 Bis - Destinazione

All’inizio di ciascun anno, la Giunta Comunale dovrà emanare un atto di indirizzo che stabilisca le linee guida dell’Amministrazione relativamente alla destinazione degli immobili confiscati alla criminalità organizzata, valutazione estesa anche agli immobili assegnati e/o restituiti al Comune dal beneficiario.

Prima che i beni di cui all’art. 1 vengano trasferiti al patrimonio indisponibile del Comune di Palermo, gli stessi devono essere valutati da una commissione tecnica interdisciplinare nominata dal Direttore Generale composta da un rappresentante del Settore Risorse immobiliari, un rappresentante del settore Servizi Socio- assistenziali, un rappresentante del Settore Cultura, un rappresentante del settore Ambiente, un rappresentante della Protezione Civile, un rappresentante del Settore manutenzioni, un rappresentante del Settore Urbanistica ed Edilizia ed un rappresentante del Settore Interventi Abitativi che a seguito di sopralluoghi di un tecnico dalla commissione, si esprima sulle loro condizioni strutturali effettuando anche un’analisi costi-benefici.

Il Sindaco e/o Assessore delegato supportato dalla predetta relazione tecnica e secondo l’indirizzo stabilito dalla Giunta Comunale, rende il parere previsto per legge, all’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.

Le consegne dei beni devono essere concordate con L’Agenzia Nazionale per essere effettuate periodicamente e con precise cadenze, ciò al fine di consentire regolarità ai bandi.

Avvenuta la consegna del bene al Comune, il Sindaco e/o Assessore delegato destinerà l’immobile, secondo la finalità prevista, all’Ufficio Centrale, di cui al capo VI, che provvederà ad emanare apposito bando fermo restando che dei conseguenti adempimenti gestionali e sanzionatori verranno onerati i pertinenti Settori.

torna all'inizio dei contenuti